Con l’affermarsi del patriarcato la danza viene spostata nel contesto laico venendo così richiesta in feste, banchetti, celebrazioni (rimanendo dunque centro di cerimonie importanti), come danza ufficiale presso i Re e ancora come danza popolare e civile eseguita nelle case o nei palazzi. Nel periodo del Medioevo, donne di particolare bellezza venivano comprate al mercato degli schiavi, portate nei palazzi e istruite in vari campi per poi poter intrattenere i padroni. Gli esperti insegnavano loro a cantare, suonare strumenti, danzare, recitare poesie, conoscere medicina, astronomia e altre scienze. Danzavano e cantavano nelle feste organizzate dai loro padroni per poi ritirarsi negli harem dove agli uomini non era permesso entrare: harem significa infatti “proibito” ed erano gli appartamenti riservati alle donne. All'interno di esso venivano condivise le gioie della danza con le altre donne. Si resero competitive in tutti i campi per poter progredire socialmente e contribuirono così al mantenimento e all’ evoluzione della danza orientale. A partire dalla fine del ’700 in Egitto con l’insediamento delle truppe di Napoleone arrivarono anche numerosi viaggiatori europei che lasciarono vari documenti scritti, se pur non del tutto attendibili a causa della loro scarsa conoscenza delle tradizioni e della cultura di questo paese. In questi testi ci vengono descritte due figure diverse di danzatrici, anche se spesso confuse tra di loro: le almee (letteralmente significa saggia) e le ghawazy (tradotto con il termine di zingara). Le prime erano artiste complete, che si esibivano quasi esclusivamente per le donne cantando, suonando, recitando e danzando. Avevano sicuramente uno stile più raffinato, mentre le gawazy si suppone fossero appartenenti ad un popolo nomade, di bassa estrazione sociale e si esibivano per le strade, nelle feste, davanti ad un pubblico anche maschile. |
|
Sono diversi i benefici che si possono trarre dalla pratica di questa disciplina, sia a livello fisico che spirituale ed emotivo.
A livello fisico:
Potenziamento della muscolatura I movimenti della danza orientale potenziano la muscolatura, sciogliendola e rendendola più flessibile, poiché allentano la tensione muscolare. Rassodano la muscolatura dei piedi, dei polpacci e delle cosce, evitando i disturbi della circolazione, grazie all'intensa attività delle gambe e l'aderenza completa dei piedi a terra. I muscoli dell'addome, dei fianchi e dei glutei vengono sciolti e rinvigoriti. La vita si assottiglia, assumendo un aspetto morbido e femminile grazie ai numerosi movimenti rotatori, che donano beneficio anche alle parti interne dell'apparato femminile. Braccia, spalle e petto si irrobustiscono, grazie ai movimenti ampi delle braccia , sempre in movimento e in sospensione (ricordate che un buon uso delle braccia conferisce alla vostra figura grazia, armonia e completezza).
Vengono potenziati i muscoli dorsali ed eliminati i disturbi della colonna vertebrale. Ritroverete una schiena più sciolta e meno incline a blocchi e dolori fisici se praticherete questa danza con costanza. Il portamento eretto, la base per ogni danza, favorisce il tono muscolare dei pettorali e contribuisce a sostenere il seno; grazie anche alla giusta posizione del petto in fuori, si elasticizza l'apertura della gabbia toracica e si facilita la respirazione, e l'ossigenazione del nostro organismo.
In Gravidanza Sono stati riscontrati dei benefici in gravidanza, grazie ai dolci movimenti rotatori del bacino. Infatti molti dei movimenti della danza orientale richiamano l'immagine degli esercizi preparatori al parto. Le donne che hanno praticato la danza orientale prima della gravidanza hanno maggiore percezione del proprio addome e sono quindi più pronte ad ogni cambiamento del proprio corpo. Le articolazioni del bacino più sciolte del normale, e i muscoli più flessibili rendono la gravidanza più piacevole e il parto meno doloroso.
A livello spirituale ed emotivo:
Coscienza di sé e del proprio corpo, femminilità e autostima Le donne che praticano la danza orientale riescono a concentrarsi su se stesse e sui propri movimenti, hanno maggiore consapevolezza del proprio corpo e acquisiscono quindi una maggiore fiducia in se stesse, poiché imparano ad accettarsi e a trovarsi attraenti: la danza conferisce loro femminilità e portamento al corpo. Ne conseguono emozioni positive che portano ad uno stato di felicità e a sentimenti salutari come serenità, gioia, senso di fiducia nelle proprie abilità. Tutte le donne possono praticare questo tipo di danza: è importante dire che non necessariamente chi si addentra nel fascino della danza orientale debba diventare per forza una grande ballerina. Il “gruppo” inoltre permette un naturale confronto sul femminile, offrendo un' area dove alcuni aspetti quotidianamente non svelati o non vissuti possono essere sperimentati, condivisi e rispecchiati reciprocamente. Ciò assume un valore fondamentale soprattutto in momenti critici dell'evoluzione del sé femminile, quali l'adolescenza, la gravidanza, la menopausa, ricchi di trasformazioni corporee che possono così essere esplorate, elaborate e accettate con più facilità.
Il principio sul quale si fonda la danza del ventre è quello di manifestare ciò che si prova, cioè dolcezza, rabbia, gioia, malinconia, sensualità, ecc. E' un momento psicologico molto importante, dove le emozioni trattenute vengono espresse. E’ una danza che favorisce l’iniziativa personale e la creatività, attraverso l’improvvisazione e l’espressione personale sia corporea che spirituale.
Effetto rilassante La danza dona un maggiore senso di tranquillità, scrollando tutte le negatività accumulate durante la vita di tutti i giorni. La musica è uno dei primi elementi che, accompagnando gli incontri di danza del ventre, amplifica le potenzialità terapeutiche di quest'ultima, essendo di per se stessa un elemento benefico e curativo. Benché sotto sforzo, ballando questa danza si avverte uno stato di rilassamento che permette di isolarsi dalle tensioni. esterne. La musica orientale ha ritmi sia distensivi, rilassanti, sensuali, lenti ed allo stesso tempo rallegranti, ritmici, energici, che attivano una risonanza sui nostri ritmi fisiologici ed entrano in sintonia con essi.
|
STORIA
La danza orientale ha origini antichissime, così antiche che ancor oggi vi sono parecchie dispute per stabilire in quale regione mediorientale sia nata. Questa danza, secondo la ricostruzione degli studiosi di antropologia,viene considerata come la più antica del mondo, la “madre di tutte le danze”. La danza orientale non nasce per essere uno spettacolo che allieta gli uomini, bensì come una danza per le donne che si ricollega ad antichi culti religiosi legati alla madre terra che celebravano la fertilità nelle antiche società matriarcali. Molte sono le storie che le vengono attribuite come ad esempio, dopo alcuni ritrovamenti archeologici, un’origine sacra collegata al culto della Dea-madre delle civiltà pre-urbane: Ishtar è la Dea babilonese che rappresenta il prototipo della grande Dea, simbolo di prosperità, fertilità, amore. Le sacerdotesse la onoravano con danze sacre entrando in relazione con i ritmi della natura e imitandola: molti movimenti ricordano infatti le onde del mare, la forma della luna, il serpente, il cammello e ancora l’atto sessuale e il parto; ma di certo si sa solo ciò che si è potuto studiare. |
>>> Gli Stili del Bellydance <<< |